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  • Recensioni

    Recensione “La fiaba nucleare dell’uomo bambino”

    libripervivere / 10/06/2022 / 2 Comments

    Tra folklore e progresso il destino di un bambino kazako Buona sera a tutti e ben ritrovati con una nuova recensione: “La fiaba nucleare dell’uomo bambino” di Hamid Ismailov, che ho ascoltato in…

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  • Recensioni

    Recensione “Roverandom – Le avventure di un cane alato” di Tolkien

    libripervivere / 13/05/2022 / 2 Comments

    Una favola sopra il cielo e sotto il mare Questa sera vi propongo la recensione di “Roverandom – Le avventure di un cane alato” di Tolkien, che ha come protagonista un cagnolino che…

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  • Recensioni

    Recensione “Devianza restorative justice mediazione penale minorile”

    libripervivere / 16/04/2022 / 0 Comments

    Quando il rapporto con la comunità di spezza Buongiorno cari lettori di Libri per vivere! Oggi vi parlo della recensione del saggio “Devianza, restorative justice, mediazione penale minorile” di Cristina Maggioni, letto grazie…

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  • Recensioni

    Recensione “Il viaggio dell’elefante” di Saramago

    libripervivere / 22/02/2022 / 6 Comments

    Ciao lettrici e lettori! Questa sera vi parlo della recensione de Il viaggio dell’elefante di Saramago, un libro ironico che ho amato moltissimo, anche se ho letto a rilento. Titolo: Il viaggio dell’elefante…

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  • Recensioni

    Blogtour: L’inferno è femmina

    libripervivere / 22/01/2022 / 2 Comments

    Ciao! Ritorno dopo un mese di silenzio con la prima recensione del 2022, quella per il Blogtour de L’inferno è femmina di Arianna, che mi ha gentilmente inviato la casa editrice Dark Abyss…

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  • Recensioni

    Recensione “Il destino di una fata” di Elisabetta Gnone

    libripervivere / 19/11/2021 / 2 Comments

    Quotidianità e segreti del villaggio di Fairy Oak Buona sera! Oggi vi propongo la recensione de “Il destino di una fata” di Elisabetta Gnone, nuovo libro della saga fantasy per ragazzi Fairy Oak.…

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Babuska
CHI SONO?
Eva, 27 anni, amo leggere da quando ho imparato a farlo e dal 2009 condivido questa passione sul web. Sono anche innamorata delle etimologie e mi piace andare a teatro, quindi nel mio blog parlo anche di questo. Buona permanenza!

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“La guerra di Putin – Attacco alla democrazia “La guerra di Putin – Attacco alla democrazia in Europa” di Antonio Maria Costa è un saggio che esplora cause e implicazioni del conflitto in Ucraina.
 
Inizialmente l’autore, economista ed ex Sotto-Segretario Generale dell’OCSE, ripercorre la biografia di Putin fino al suo desiderio di imporsi come nuovo mito contemporaneo. Una volontà che può trovare diverse spiegazioni: percezione di un nuovo pericolo nazista, psicosi del Presidente dovute al suo passato da spia oppure revanscismo motivato dalla delusione per il ruolo della Russia dopo la disgregazione dell’URSS.
 
Questi elementi sono alcune delle possibili cause della guerra in Ucraina, a cui si aggiungono l’ipotesi di una trappola della NATO che deve giustificare la sua esistenza e il desiderio di Putin di imporre un nuovo modello culturale. Quest’ultimo evidenzia un altro aspetto di questa guerra: non solo un attacco alla democrazia, ma anche un attacco al capitalismo.
 
Ho apprezzato questo saggio perché riesce a trattare la guerra di Putin considerando molteplici punti di vista, da quello bellico, a quello tecnologico, quello economico, senza rinunciare a una chiarezza espositiva.
 
Pur essendo un libro del 2022, con una visione sulla guerra in Ucraina che si ferma all’inizio del conflitto, offre spunti di interpretazione per gli eventi passati e futuri. 

Trovate la recensione completa sul blog @a_tuttovolume_libri_con_gabrio
 
👉 Vi piace leggere saggi? Di quale argomenti di saggistica leggete o vi piacerebbe leggere? 

La guerra di Putin • Recensione • Libri
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"Sognai l'altra notte che ritornavo a Manderly": i "Sognai l'altra notte che ritornavo a Manderly": inizia così uno dei romanzi più avvolgenti e inquietanti del Novecento, uscito dalla penna di Daphne Du Maurier.

E proprio Manderly, la grande tenuta inglese in cui la voce narrante va a vivere, è una delle protagoniste di questo racconto. Un luogo che allo stesso tempo può essere Paradiso e Inferno, dotato di una natura rigogliosa con angoli idilliaci, ma anche minacciosa e oscura.

La narratrice è una ragazza che, da dama di compagnia per una signora americana, sposa Max de Winter, vedovo da appena un anno. Del suo sposo non sa quasi niente, se non il nome della prima moglie, Rebecca, che diventa subito un'ossessione.
Giunta a Manderly infatti tutto parla di lei e la giovane si sente continuamente paragonta a Rebecca, un confronto dalla quale lei emerge come inferiore.

Uno degli aspetti per cui ho amato questo romanzo è proprio l'introspezione della fanciulla senza nome. I suoi pensieri dominano più di metà libro, creando un personaggio autentico, che a volte viene voglia di prendere per le spalle e scrollare per la sua ingenuità.

L'ultima parte del libro sembra quasi un genere diverso, ma è il punto in cui la narrazione accelera e lascia il lettore intrappolato nella rete.

"Rebecca, la prima moglie" inquieta senza bisogno di fantasmi o effetti soprannaturali e questo è un altro dei motivi per cui l'ho amato!

Se apprezzate le atmosfere gotiche e i segreti sussurati tra le pagine, questo libro vi catturerà come ha fatto con me 😍

Se vi interessa approfondire il gotico in Rebecca e i parallelismi con alcune fiabe popolari, vi rimando alla recensione sul mio blog 😊

👉 Vi piace la narrazione introspettiva o preferite pagine piene d'azione?

Rebecca, la prima moglie • Libri • Recensione • Consigli di lettura • Bookstagram
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#saltovlog ovvero il tentativo di raccontare una b #saltovlog ovvero il tentativo di raccontare una bellissima esperienza in 1 minuto e 30 🙊

Tra i momenti che non ci stavano nel reel, ho apprezzato tantissimo quando allo stand del Libraccio un signore mi ha visto prendere "Rebecca, la prima moglie" ed ha esclamato: "Questo è bellissimo, te lo consiglio!" 🧡

👉 E voi siete mai stati al Salone del Libro di Torino? Qual è l'aneddoto più bello o divertente che vi è capitato ad una fiera?

#salonedellibro#SalTo#torino#salto25#libri#librilibrilibri#lettrice#booklover#bookblogger#libripervivere#bookreel#vlogging
Quest'anno al #SalTo2025 ho fatto danni maggiori d Quest'anno al #SalTo2025 ho fatto danni maggiori degli altri anni 🙊

In parte è colpa del fatto che, essendo andata alla fiera il primo giorno, il Libraccio era pieno di titoli di autori che mi piacevano o in wish list, e ho dovuto esercitare molto autocontrollo per portarmi a casa solo 5 libri.

La prima CE da cui ho fatto acquisti è @carbonio_editore dove ho preso "Holy City", un thriller americano che ho conosciuto grazie all'intervista all'autore @buzzbuzzbang che ho letto su @letsbookorg 

Da @nneditore ho recuperato un libro che desideravo leggere da quando avevano annunciato l'uscita italiana: "Orbital" di Samantha Harvey 🛰

Da @voland_edizioni invece ho acquistato "Cronorifugio" di Georgi Gospodinov,
dopo grande indecisione tra questo e "Fisica della malinconia". Allo stand l'editore mi ha detto che, nonostante i premi vinti da "Cronorifugio", quello a cui lui avrebbe dato 10 è l'altro, che però ha acquistato la mia amica, quindi sicuramente faremo uno scambio e lo leggeró 😇 

Sono passata allo stand di @prehistorica_editore con l'idea di comprare un altro libro, "Il viaggio del divano letto", ma dopo una chiacchierata con l'editore mi sono decisa a prendere "Proprietà privata" di Julia Deck, che parla della difficile convivenza con alcuni vicini 🙊

L'ultimo libro della giornata l'ho acquistato da @abocaedizioni. Anche qui ero partita con l'idea di acquistare un altro libro che Giulia @alaughingwillow consigliava tanto ossia "La natura lo fa meglio (e prima)", ma alla fine ho optato per "Se Nietzsche fosse un narvalo" di Justin Gregg, che mostra come alcune soluzioni animali sono molto più efficaci rispetto a quelle umane 🐟

👉 Siete stati al Salone del Libro quest'anno? Avete letto o vi ispira qualcuno di questi titoli?

Acquisti • Salone del Libro • Torino • Libri
#salonedellibro#lettura#leggeresempre#librisulibri#librilibrilibri#lettrice#bibliophile#bookstagramitalia
Oggi torno con un #AIvsEva a tema festa della mamm Oggi torno con un #AIvsEva a tema festa della mamma 😊

Ho chiesto a Scout, l'intelligenza artificiale di Fable, di consigliarmi dei libri sulla maternità. Dopo i 6 consigli ricevuti, trovate i miei.

Buona festa a tutte le mamme lettrici 🌻🪻

👉 Ne avete letto qualcuno? Quale titolo vi ispira? 

Libri • Festa della mamma • Consigli di lettura
#festadellamamma#libri#consiglidilettura#bookstagramitalia#libridaleggere#passionelettura
Uno spettacolo su Zorro... dove l'eroe mascherato Uno spettacolo su Zorro... dove l'eroe mascherato non compare mai.
Ho amato tantissimo "Zorro" di Antonio Latella che mette in scena quattro personaggi vestiti con tutine sgargianti e pailettate: un povero, un poliziotto, un muto e un cavallo (scorrendo il carosello, vedete i loro bellissimi abiti). 

Povertà, giustizia e ruoli sociali sono solo alcuni dei temi che affrontano nei loro dialoghi il povero e il poliziotto, ma basta un ronzio e lo scambio verbale si conclude, e i ruoli cambiano. Non muta però il tenore esistenziale degli scambi, che in alcuni casi arrivano ad essere dei veri e propri scontri. 

Lo spettatore è quasi stordito dal flusso di parole dei protagonisti, eppure qualcosa non va.
Il povero, il poliziotto, il muto e il cavallo aspettano uno Zorro che non arriva, come Godot, evocano il segno, lo nominano, ma non si palesa. 

Allora si inizia a cercare il supereroe tra il pubblico che prenda in mano la situazione (vi lascio immaginare il mio terrore di essere chiamata 🙈), ma anche questa ricerca è vana.
Ed è così che allo spettatore viene sbattuta in faccia la verità: non esiste nessun eroe. 

Un mix di toni, esistenzialista e ironico, in uno spettacolo in cui si ride, ma si riflette molto, anche grazie alle "accuse" che gli attori muovono al pubblico stesso, specchio delle diseguaglianze affrontate sul palcoscenico.

👉 Vi ho incuriosito? Vi sarebbe piaciuto vedere questo spettacolo?
Continuo a parlarne nel mio blog (link in bio) 🎭 

#lettriceateatro#zorro#latella#teatro#piccoloteatro
Nonostante la foto, non parliamo di gusti culinari Nonostante la foto, non parliamo di gusti culinari, ma letterari 😝 

Mi sono divertita un sacco a fare questo gioco sugli altri profili e sono curiosissima di vedere i vostri risultati perché a me è capitato di fare punteggi bassi con persone con cui in realtà condivido molto le opinioni sui libri 😁 

Fatemi quindi sapere quanto totalizzate 👇

#libri#letteratura#trend#lettoridiinstagram#bookstagram#passionelettura#libripervivere#bookblogger#bibliophile#bookworm
Per me "I miei sette figli" rappresenta benissimo Per me "I miei sette figli" rappresenta benissimo la Resistenza, in quanto è la storia di una famiglia come tante, una famiglia di contadini di Reggio Emilia, amanti della cultura e del progresso, dotati di ingegno, ma anche di umiltà.

Ed è questa umilità che consente ai fratelli Cervi di creare una biblioteca nel paese grazie alla quale fanno conoscere gli ideali comunisti e, dopo l'Armistizio, di impegnarsi attivamente a favore della Resistenza.

Il padre Alcide racconta tutta la storia della famiglia, con il triste epilogo. In un giorno qualunque piombano in casa Cervi i repubblichini che arrestano tutti i maschi. I sette figli di Alcide verranno poi fucilati per rappresaglia.

Ho conosciuto la storia dei fratelli Cervi grazie alla canzone dei Mercanti di liquore, che vi consiglio di ascoltare perché racconta bene la parte finale di questa storia e personalmente la trovo più bella della canzone dei Modena City Rambles dedicata sempre ai fratelli Cervi.

Trovate questo libro insieme ad altri consigli di lettura a tema Resistenza nell'articolo di @letsbookorg che celebra questo importante anniversario 🇮🇹

👉 Qual è il vostro libro preferito sulla Resistenza?

Resistenza • 25 aprile • Liberazione

#wlaresistenza#resistenza#25aprile#liberazione#consiglidilettura#italia#libertà#libripervivere#ioleggiperche#lettoridiintagram
Ne "I ventitré giorni della città di Alba" il pa Ne "I ventitré giorni della città di Alba" il partigiano Fenoglio raccoglie diversi racconti sulla Resistenza. Il primo è quello che dà il nome al romanzo e narra di come la città piemontese di Alba sia stata presa dai partigiani e poi rapidamente riconquistata dai fascisti.
In questo racconto emergono sentimenti molto umani come il senso di stanchezza dovuto non solo alle singole imprese compiute, ma anche alla situazione in generale. 

Questo asciutto realismo emerge in tutti i racconti che non hanno toni trionfalistici volti ad esaltare l'eroismo delle imprese. Eppure, proprio per questo, l'impegno dei partigiani risulta più eroico. 

Si tratta di racconti molto crudi e, nonostante me lo aspettassi, alcuni sono proprio stati un pugno nello stomaco.
Il mio preferito è "Gli inizi del partigiano Raoul" che narra di un giovane studente che ad un certo punto decide di arruolarsi come partigiano. Ciò che ho apprezzato è l'insistenza del protagonista sul non attendere il momento giusto per arruolarsi perché se si continua ad attendere il momento giusto, quello non arriva mai. 

Oltre a racconti partigiani, nella raccolta sono presenti anche storie di vita quotidiana, raccontate sempre con tono disincantato. Anche in queste pagine emerge la fatica del vivere e mi ha colpito scoprire che certe dinamiche fossero presenti nell'immediato dopoguerra. Figli che maltrattano genitori senza alcun motivo, uomini che si uccidono alla ricerca della pace interiore sono temi presenti in tante storie antiche, eppure credevo che la fine della guerra avesse portato gioia e un senso di rinascita che non avrebbe portato a gesti simili. 

Resistenza • Letture • 25 aprile • Partigiani 

👉 Voi farete delle letture a tema Resistenza? Quali? 

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