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5 cose che… I libri più strani

Con l’appuntamento settimanale 5 cose che… creato da Libri per due oggi vi parlerò dei 5 libri più strani, ovvero scritti in maniera particolare, che io abbia mai letto.

Il libro con la struttura narrativa più strana che mi viene in mente è Il mondo di Sofia di Jostein Gaardner. Di base è un breve trattato di filosofia, ma non ci viene presentato come tale. Tutto inizia con una bambina, Sofia, che riceve delle lettere che parlano di filosofia e alcune cartoline indirizzate a una bambina chiamata Hilde. Tuttavia, in queste lettere ci sono degli “inquietanti” riferimenti alla vita di Sofia. Il motivo non ve lo dico perché altrimenti darei uno spoiler, ma quando Sofia arriverà a studiare Hume scoprirà la verità e si metterà a piangere.

Un libro che mi ha portato a chiedermi “Cosa ho letto?” è After dark di Haruki Murakami. Non saprei raccontarvi la trama, ma la narrazione, che si sviluppa nell’arco di una giornata, oscilla tra ciò che accade fuori ai personaggi e la vita di una ragazza che dorme nella sua stanza. La sensazione di stranezza è data proprio dall’intrecciarsi dei piani e dei pensieri.

Parlando di pensieri che si intrecciano non può non venirmi in mente Mrs. Dalloway di Virginia Woolf. Avevo iniziato a leggere il libro in inglese senza conoscere nulla della struttura e inizialmente stavo facendo veramente fatica. La Woolf infatti usa l’espediente del monologo interiore e, passando a leggerlo in italiano, l’ho molto apprezzato perché ciò che avviene nella testa della protagonista, anche qui nell’arco di un giorno, in realtà è molto simile a cosa accade nella mia testa, voli pindarici tra ricordi, e penso in quella di tutti.

Se penso a libri letti in giovane età senza conoscere nulla dell’autore, ecco che mi viene in mente Palomar di Calvino. Il protagonista, Palomar, che fa riferimento a un “palombaro che s’immerge nella superficie” si concentra su minuscoli dettagli di ciò che vede e li racconta.

L’ultimo libro che mi viene in mente è La storia perduta, nuovo libro della saga di Fairy Oak di Elisabetta Gnone (qui la mia recensione). Tutti i libri precedenti erano narrati dalla fata tata Felì. La storia perduta invece alterna sia passato e presente, poiché tutto parte da Vaniglia, ormai anziana, che sfoglia un diario e ricorda i tempi in cui era giovane, sia molteplici narratori. Non solo Felì, ma anche Vaniglia e Pervinca. Tra l’abitudine alla vecchia narratrice e il cambio improvviso di narratore, dopo un certo numero di capitoli, questa cosa mi aveva inizialmente mandato un po’ in confusione e sicuramente è una scelta particolare dell’autrice.

🌻

Vi ha incuriosito questo breve articolo sui 5 libri più strani che io abbia mai letto? Di fatto, nel presentarveli ho stilato una sorta di classifica che va dal più strano al meno strano.

Ora sono anche curiosa: qual è il libro più strano che abbiate mai letto? Ditemelo nei commenti 😊

2 Comments

  • Silvia FeelingBookish

    Ho letto “Il mondo di Sofia” proprio qualche mese fa, e non posso che conocordare sulla stranezza del volume. Proprio per questo motivo ero partita con aspettative piuttosto basse, invece si è rivelato una piacevole sorpresa!

    • libripervivere

      Ciao Silvia, scusami per il ritardo con cui ti rispondo ^^”
      Io avevo letto Il mondo di Sofia su consiglio di un amico che ne era entusiasta, quindi ero molto curiosa, e non mi ha deluso 😀

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