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Vecchie rubriche

Ecco tutte le rubriche che non aggiorno più. Trovi tutti i post ad esse correlati cliccando sui link:

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Babuska
CHI SONO?
Eva, 27 anni, amo leggere da quando ho imparato a farlo e dal 2009 condivido questa passione sul web. Sono anche innamorata delle etimologie e mi piace andare a teatro, quindi nel mio blog parlo anche di questo. Buona permanenza!

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#saltovlog ovvero il tentativo di raccontare una b #saltovlog ovvero il tentativo di raccontare una bellissima esperienza in 1 minuto e 30 🙊

Tra i momenti che non ci stavano nel reel, ho apprezzato tantissimo quando allo stand del Libraccio un signore mi ha visto prendere "Rebecca, la prima moglie" ed ha esclamato: "Questo è bellissimo, te lo consiglio!" 🧡

👉 E voi siete mai stati al Salone del Libro di Torino? Qual è l'aneddoto più bello o divertente che vi è capitato ad una fiera?

#salonedellibro#SalTo#torino#salto25#libri#librilibrilibri#lettrice#booklover#bookblogger#libripervivere#bookreel#vlogging
Quest'anno al #SalTo2025 ho fatto danni maggiori d Quest'anno al #SalTo2025 ho fatto danni maggiori degli altri anni 🙊

In parte è colpa del fatto che, essendo andata alla fiera il primo giorno, il Libraccio era pieno di titoli di autori che mi piacevano o in wish list, e ho dovuto esercitare molto autocontrollo per portarmi a casa solo 5 libri.

La prima CE da cui ho fatto acquisti è @carbonio_editore dove ho preso "Holy City", un thriller americano che ho conosciuto grazie all'intervista all'autore @buzzbuzzbang che ho letto su @letsbookorg 

Da @nneditore ho recuperato un libro che desideravo leggere da quando avevano annunciato l'uscita italiana: "Orbital" di Samantha Harvey 🛰

Da @voland_edizioni invece ho acquistato "Cronorifugio" di Georgi Gospodinov,
dopo grande indecisione tra questo e "Fisica della malinconia". Allo stand l'editore mi ha detto che, nonostante i premi vinti da "Cronorifugio", quello a cui lui avrebbe dato 10 è l'altro, che però ha acquistato la mia amica, quindi sicuramente faremo uno scambio e lo leggeró 😇 

Sono passata allo stand di @prehistorica_editore con l'idea di comprare un altro libro, "Il viaggio del divano letto", ma dopo una chiacchierata con l'editore mi sono decisa a prendere "Proprietà privata" di Julia Deck, che parla della difficile convivenza con alcuni vicini 🙊

L'ultimo libro della giornata l'ho acquistato da @abocaedizioni. Anche qui ero partita con l'idea di acquistare un altro libro che Giulia @alaughingwillow consigliava tanto ossia "La natura lo fa meglio (e prima)", ma alla fine ho optato per "Se Nietzsche fosse un narvalo" di Justin Gregg, che mostra come alcune soluzioni animali sono molto più efficaci rispetto a quelle umane 🐟

👉 Siete stati al Salone del Libro quest'anno? Avete letto o vi ispira qualcuno di questi titoli?

Acquisti • Salone del Libro • Torino • Libri
#salonedellibro#lettura#leggeresempre#librisulibri#librilibrilibri#lettrice#bibliophile#bookstagramitalia
Oggi torno con un #AIvsEva a tema festa della mamm Oggi torno con un #AIvsEva a tema festa della mamma 😊

Ho chiesto a Scout, l'intelligenza artificiale di Fable, di consigliarmi dei libri sulla maternità. Dopo i 6 consigli ricevuti, trovate i miei.

Buona festa a tutte le mamme lettrici 🌻🪻

👉 Ne avete letto qualcuno? Quale titolo vi ispira? 

Libri • Festa della mamma • Consigli di lettura
#festadellamamma#libri#consiglidilettura#bookstagramitalia#libridaleggere#passionelettura
Uno spettacolo su Zorro... dove l'eroe mascherato Uno spettacolo su Zorro... dove l'eroe mascherato non compare mai.
Ho amato tantissimo "Zorro" di Antonio Latella che mette in scena quattro personaggi vestiti con tutine sgargianti e pailettate: un povero, un poliziotto, un muto e un cavallo (scorrendo il carosello, vedete i loro bellissimi abiti). 

Povertà, giustizia e ruoli sociali sono solo alcuni dei temi che affrontano nei loro dialoghi il povero e il poliziotto, ma basta un ronzio e lo scambio verbale si conclude, e i ruoli cambiano. Non muta però il tenore esistenziale degli scambi, che in alcuni casi arrivano ad essere dei veri e propri scontri. 

Lo spettatore è quasi stordito dal flusso di parole dei protagonisti, eppure qualcosa non va.
Il povero, il poliziotto, il muto e il cavallo aspettano uno Zorro che non arriva, come Godot, evocano il segno, lo nominano, ma non si palesa. 

Allora si inizia a cercare il supereroe tra il pubblico che prenda in mano la situazione (vi lascio immaginare il mio terrore di essere chiamata 🙈), ma anche questa ricerca è vana.
Ed è così che allo spettatore viene sbattuta in faccia la verità: non esiste nessun eroe. 

Un mix di toni, esistenzialista e ironico, in uno spettacolo in cui si ride, ma si riflette molto, anche grazie alle "accuse" che gli attori muovono al pubblico stesso, specchio delle diseguaglianze affrontate sul palcoscenico.

👉 Vi ho incuriosito? Vi sarebbe piaciuto vedere questo spettacolo?
Continuo a parlarne nel mio blog (link in bio) 🎭 

#lettriceateatro#zorro#latella#teatro#piccoloteatro
Nonostante la foto, non parliamo di gusti culinari Nonostante la foto, non parliamo di gusti culinari, ma letterari 😝 

Mi sono divertita un sacco a fare questo gioco sugli altri profili e sono curiosissima di vedere i vostri risultati perché a me è capitato di fare punteggi bassi con persone con cui in realtà condivido molto le opinioni sui libri 😁 

Fatemi quindi sapere quanto totalizzate 👇

#libri#letteratura#trend#lettoridiinstagram#bookstagram#passionelettura#libripervivere#bookblogger#bibliophile#bookworm
Per me "I miei sette figli" rappresenta benissimo Per me "I miei sette figli" rappresenta benissimo la Resistenza, in quanto è la storia di una famiglia come tante, una famiglia di contadini di Reggio Emilia, amanti della cultura e del progresso, dotati di ingegno, ma anche di umiltà.

Ed è questa umilità che consente ai fratelli Cervi di creare una biblioteca nel paese grazie alla quale fanno conoscere gli ideali comunisti e, dopo l'Armistizio, di impegnarsi attivamente a favore della Resistenza.

Il padre Alcide racconta tutta la storia della famiglia, con il triste epilogo. In un giorno qualunque piombano in casa Cervi i repubblichini che arrestano tutti i maschi. I sette figli di Alcide verranno poi fucilati per rappresaglia.

Ho conosciuto la storia dei fratelli Cervi grazie alla canzone dei Mercanti di liquore, che vi consiglio di ascoltare perché racconta bene la parte finale di questa storia e personalmente la trovo più bella della canzone dei Modena City Rambles dedicata sempre ai fratelli Cervi.

Trovate questo libro insieme ad altri consigli di lettura a tema Resistenza nell'articolo di @letsbookorg che celebra questo importante anniversario 🇮🇹

👉 Qual è il vostro libro preferito sulla Resistenza?

Resistenza • 25 aprile • Liberazione

#wlaresistenza#resistenza#25aprile#liberazione#consiglidilettura#italia#libertà#libripervivere#ioleggiperche#lettoridiintagram
Ne "I ventitré giorni della città di Alba" il pa Ne "I ventitré giorni della città di Alba" il partigiano Fenoglio raccoglie diversi racconti sulla Resistenza. Il primo è quello che dà il nome al romanzo e narra di come la città piemontese di Alba sia stata presa dai partigiani e poi rapidamente riconquistata dai fascisti.
In questo racconto emergono sentimenti molto umani come il senso di stanchezza dovuto non solo alle singole imprese compiute, ma anche alla situazione in generale. 

Questo asciutto realismo emerge in tutti i racconti che non hanno toni trionfalistici volti ad esaltare l'eroismo delle imprese. Eppure, proprio per questo, l'impegno dei partigiani risulta più eroico. 

Si tratta di racconti molto crudi e, nonostante me lo aspettassi, alcuni sono proprio stati un pugno nello stomaco.
Il mio preferito è "Gli inizi del partigiano Raoul" che narra di un giovane studente che ad un certo punto decide di arruolarsi come partigiano. Ciò che ho apprezzato è l'insistenza del protagonista sul non attendere il momento giusto per arruolarsi perché se si continua ad attendere il momento giusto, quello non arriva mai. 

Oltre a racconti partigiani, nella raccolta sono presenti anche storie di vita quotidiana, raccontate sempre con tono disincantato. Anche in queste pagine emerge la fatica del vivere e mi ha colpito scoprire che certe dinamiche fossero presenti nell'immediato dopoguerra. Figli che maltrattano genitori senza alcun motivo, uomini che si uccidono alla ricerca della pace interiore sono temi presenti in tante storie antiche, eppure credevo che la fine della guerra avesse portato gioia e un senso di rinascita che non avrebbe portato a gesti simili. 

Resistenza • Letture • 25 aprile • Partigiani 

👉 Voi farete delle letture a tema Resistenza? Quali? 

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Da un lato la Sardegna, dall'altro Napoli, da una Da un lato la Sardegna, dall'altro Napoli, da una parte una donna, un'accabadora, dall'altro un uomo, un medico.
Eppure "Accabadora" di Michela Murgia e "Di spalle a questo mondo" di Wanda Maresco hanno molto in comune. 

Entrambi i protagonisti hanno una grande attenzione nei confronti del prossimo e molta compassione: se l'accabbadora dona la morte a chi è in fin di vita, il chirurgo Ferdinando Palasciano invece vuole curare i feriti di guerra a prescindere dall'appartenenza all'uno o all'altro schieramento.
Scelte coraggiose, di figure che non si lasciano intimidire dalla morte e dalle convenzioni del tempo. 

Con "Accabadora" Michela Murgia ha vinto il Premio Campiello nel 2010, mentre "Di spalle a questo mondo" è finalista al @premio_costasmeralda e candidato al Premio Strega.

👉 Avete letto "Accabbadora"? Vi ispirano queste storie?

#accabbadora#dispalleaquestomondo#michelamurgia#wandamarasco#consiglidilettura#bookstagramitalia
"Prima regola: non innamorarsi". Seconda regola: n "Prima regola: non innamorarsi". Seconda regola: non giudicare un libro dalla copertina.
Io, che mi immaginavo di leggere questo libro controvoglia, mi sono ritrovata a divorarlo in un paio di giorni. E sapete perché? Perché non è solo una storia d’amore.

Certo, c'è la tensione romantica, i pensieri erotici, i baci rubati... ma ci sono anche due omicidi, un mistero da risolvere, e due protagonisti che mi hanno subito ricordato "Occhi di gatto" e "Lupin".

Sylvie e Nick sono due ladri di opere d'arte che vengono ingaggiati dal ricco Lord Henry Cavendish per recuperare il famoso diario di Giacomo Casanova. Un lavoro come un altro per i due ladri, che sono piuttosto infastiditi di dover lavorare insieme perché il loro primo fortuito incontro non è stato rose e fiori. Eppure scopriranno che non sono gli unici sulle tracce del diario segreto...

Tra i calli veneziani si snoda una detective story intrigante e molto cinematografica (del resto molte ispirazioni della Kingsley, citate nei ringraziamenti, provengono da questo mondo).
La trama infatti è il punto forte del libro e il ritmo veloce ti porta a divorare le pagine per sapere come si dipana il mistero.
I protagonisti non hanno una grande evoluzione, ma sono ironici e – tutto sommato – credibili e nella trama funzionano davvero.

Come mi aspettavo, non ho amato le scene di sesso, le frasi d'amore irrealistiche e ogni effusione che durasse più di metà pagina, ma devo ammettere che la componente romance si inserisce bene e non è preponderante.

Insomma, la prima regola era non innamorarsi, ma alla fine mi sono lasciata trasportare dal libro.

Un tuffo fuori dalla comfort zone che si è rivelato mooolto più positivo di quanto pensassi, ma per questo devo ringraziare @idee_dellolimpo e in particolare @about.sonate che mi ha consigliato questo romanzo dicendomi che era un romance non solo romance (dal titolo lo avrei evitato come Severus Piton evita lo shampoo).

👉 Lo avete letto? Vi ha sorpreso come ha sorpreso me?
C'è un genere che è fuori dalla vostra comfort zone?

Libri • Romance 
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