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    Liebster Award 2016

    babuska / 06/07/2016 / 3 Commenti

    Lumi del blog Sentieri di neve rossa mi ha assegnato questo simpatico premio, al quale rispondo in ritardo a causa della mia assenza.Ringraziare chi ci ha nominato.Ringrazio la cara Lumi, che si ricorda di me…

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    Boomstick Award 2015

    babuska / 30/05/2015 / 8 Commenti

    Il Boomstick Award, ideato da Hell, con il suo banner rimanda a L’Armata delle tenebre, un film del 1992 interpretato da Bruce Campbell nel ruolo di Ash, nel terzo capitolo della serie horror La casa. Il…

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    Liebster Award 2015

    babuska / 04/04/2015 / 4 Commenti

    Buona sera gufetti con gli occhiali!Ecco che rispunto fuori dal loop temporale nel quale ero stata inghiottita (?). Scherzi a parte, mi secca tantissimo non essere presente sul blog, ma tra scuola e…

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    Very Inspiring Book Award

    babuska / 31/08/2014 / 2 Commenti

    Ecco il secondo premio, ricevuto dalla cara Lumi durante la mia assenza estiva 🙂 Le regole di questo premio sono:-Ringraziare la persona che ti ha nominato-Elencare le regole e visualizzare il premio-Condividere 7 fatti…

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    Lovely Blog Award 2014

    babuska / 31/08/2014 / 1 Commento

    Buon pomeriggio a tutti i gufetti del blog!Inizio col rispondere al primo premio, il Lovely Book award 2014, dove mi ha taggato la dolce Ika del Dreaming wonderland. Com’è cambiata la tua vita…

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    LIEBSTER AWARD ovvero: questo blog non è male, piacetevelo!

    babuska / 25/02/2014 / 7 Commenti

    Buongiorno a tutti! Eccomi dopo una settimana di assenza (solo i post programmati mi hanno salvato xD) con un tag/premio attribuitomi da Lumi di Sentieri di neve rossa, che ringrazio  infinitamente ^^ Come…

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Babuska
B A B U S K A
Ciao a tutti! Mi chiamo Eva, meglio conosciuta online come Babuska. Mi definiscono anima letteraria perchè mi nutro di libri, etimologie e teatro. Sono una bookblogger, o almeno, ci provo :)

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C'è un grande NO... E non è il simbolismo. Pro C'è un grande NO... E non è il simbolismo. 

Probabilmente sarò impopolare, ma lo stile di Lewis non mi è piaciuto. Quando si rivolge ai bambini a cui racconta la "fiaba" non è convincente, è freddo, non empatico, spezza la magia del racconto. È come se ammiccasse ai bambini, senza comprenderli veramente. Per me il libro sarebbe riuscito meglio nel suo intento fiabesco se non ci fosse stato il suo intercalare. 

La trama de "Il nipote del mago" in sè è piuttosto lineare e non vi farò cenni perché rischierei di fare grossi spoiler. Dico soltanto che i protagonisti sono Polly e Digory che, grazie ad un paio di anelli magici, riescono a visitare altri mondi. 

Cosa mi è piaciuto di questo primo libro de Le Cronache di Narnia?
Sicuramente conoscere la creazione del mondo di Narnia. Ho percepito la magia e la bellezza di un mondo nato dal canto, come quello di Tolkien. 
L'altra cosa che ho apprezzato è il simbolismo e il recupero di miti e tradizioni di varie culture, tra cui quella cristiana, ma non solo. Certo questo a volte avviene in modo didascalico, ma i simboli hanno sempre suscitato un grande fascino in me. 

Tra i simboli più palesi c'è quello della mela, frutto della tentazione. Ma lo sapete che in realtà la Genesi non specifica mai quale sia questo frutto?
In Occidente si ritiene che sia mela per via del nome latino, malum, che vuol dire anche male e si pensa che una interpretazione allegorica della Bibbia, unita anche a una già esistente iconografia pagana dei due amanti che si scambiano la mela (frutto della passione perché attributo di Venere), abbia favorito l'identificazione del frutto del peccato con la mela. 

Interessante notare che nel libro di Lewis, chi fa "cattivo uso" della mela si dice che scoprirà le passioni del cuore. Che sia un'allusione all'altro significato di questo frutto?

Con questo libro partecipo all'ultima tappa di #viaggiatoritralerighe perché anche io, come il cocchiere, direi di sì ad Aslan se mi proponesse di vivere nella Narnia appena creata.

#quotd Di quale autore o autrice proprio non amate lo stile? 

#ilnipotedelmago#lecronachedinarnia#lewis#cslewis#fantasy#classicigang#leggere#libripervivere#bookphoto#bookishfeatures
"In Sicilia si muore sempre di corna" Inizio subi "In Sicilia si muore sempre di corna"

Inizio subito dicendo che "Il corso delle cose" non è una delle avventure del Commissario Montalbano, bensì il primo libro scritto da Camilleri, che è sempre un giallo ambientato in Sicilia e vedo il commissario Corbo indagare su un cadavere trovato in campagna. Nello stesso tempo però qualcuno spara a Vito Macaluso, un uomo che non aveva mai dato fastidio a nessuno. In Sicilia si muore sempre di corna, si dice. Sarà anche questa volta vero? 

La trama è molto coinvolgente, procedendo nella narrazione sembra davvero che nessuno abbia potuto sparare a Vito. 

L’unico elemento che non mi ha tanto convinto é l’arrivo del capo della Finanza, il quale rivela al commissario Corbo indizi utili per l’indagine. Infatti mi è sembrato una sorta di deus ex machina un po’ forzato o l’arrivo di un messaggero che risolve la situazione. 

Invece ho apprezzato molto tutti i quadretti di vita paesana e i dialoghi, che calzano perfettamente ai personaggi e ai luoghi narrati, rendendo la lettura davvero piacevole. 

Letto per la tappa di febbraio del #gdldeibuonipropositi di @senzacensurabook

#ilcorsodellecose#camilleri#gialli#librigialli#sicilia#librisiciliani#scrittorisiciliani#libribelli#libripervivere##lettrice#bibliophile#leggereovunque#classicigang#bookishfeatures#bookphoto#readersofinstagram
Vi capita mai di abbandonare un libro, anche se vi Vi capita mai di abbandonare un libro, anche se vi sta piacendo?

A me è successo con "La tregua", libro di un autore che avevo già amato per Se questo è un uomo e soprattutto per "I sommersi e i salvati". 
Per #unavaligiaditalia di @marta.sognatrice volevo leggere questo libro, ma tra ritardo del libro e esami, me lo sono trascinata dietro troppo e ha iniziato a venirmi ansia perchè avrei voluto dedicarmi ad altre letture, ma volevo finire prima questo. Siccome non mi sembra il caso di andare in ansia pure quando faccio qualcosa che è un piacere e visto che non amo leggere velocemente, ho deciso di interrompere la lettura. 

Ma qualcosa di questo libro voglio dirla.
Fin dalle prime pagine, che vedono la liberazione del campo di Auschwitz, si capisce che non c'è la pace tanto agognata.
Molta gente muore ancora per malattie e i sani vengono sballottati in vari posti. E le dinamiche sociali che si creano sono simili a quelle che i deportati avevano già vissuto: diffidenza tra persone che condividono la stessa sorte, amicizie nate per ottenere qualcosa dall'altro e ostilità della gente estranea.
Davvero tutto questo sembra solo una tregua, una momentanea cessazione delle ostilità. 

Vi lascio un passaggio per me significativo: 
Avevamo sperato in un viaggio breve e sicuro, verso un campo attrezzato per accoglierci, verso un surrogato accettabile delle nostre case; è questa speranza, quella in un mondo dritto e giusto, miracolosamente ristabilito sulle sue naturali fondamenta dopo una eternità di stravolgimenti, di errori e di stragi, dopo il tempo della nostra lunga pazienza. Era una speranza ingenua, come tutte quelle che riposano su tagli troppi netti fra il male e il bene, fra il passato e il futuro: ma noi ne vivevamo. 

#latregua#primolevi#shoah#sequestoèunuomo#paginedimemoria#iosostengolebiblioteche#libridaleggere#ioleggoperchè#classicigang#libripervivere#lettrice#bookaddict#bibliophile#bookphotography#bookquotes#books_photogroup
《L'itinerario è sempre una circonferenza, un co 《L'itinerario è sempre una circonferenza, un continuo ritirare alle origini. Trovarsi. Lasciarsi andare e perdersi》

La parola che associo a questo libro è appunto circonferenza, che per Jung è l'archetipo del Sé. E quello che viene narrato nelle pagine di "Ragazzo, Uomo e nemo" di Damiano Dario Ghiglino potrei riassumerlo come un viaggio alla scoperta di sè, ma non vorrei dare un'idea fuorviante del libro. Infatti alla fine del racconto il protagonista scopre se stesso, ma non è il motivo del suo viaggio. 

Eric a 18 anni parte per andare a vivere in Germania con un ragazzo che ha conosciuto su una chat. La storia non va a buon fine e lui vorrebbe tornare a casa, ma quando rivela alla madre di essere gay, questa lo rifiuta.
Solo, con la sua valigia rossa, deve trovare un modo per vivere. Tra alti e bassi, si muoverà tra Rotterdam, Parigi, Fes, Amsterdam e Manila, conoscendo diversi uomini, che amerà intensamente o disprezzerà oppure ne rimarrà semplicemente attratto. 

Tuttavia la struttura narrativa non è semplice: c'e qualche capitolo con un narratore esterno, capitoli con la vita di Eric e quelli in cui Eric racconta la sua storia a Iryna, uno dei pochissimi personaggi femminili della storia. 

L'autore mi ha fatto vivere i colori, le atmosfere dei luoghi visitati: Parigi, Fes, Amsterdam, Manila... credo che poche volte li ho sentiti così vivi come adesso. Proprio perché ho "vissuto i luoghi", ho apprezzato questo libro. 

{Recensione completa sul blog 😉} 

Due domande per voi:
📖 Avete mai letto un libro a tematica lgbt?
🌏 Qual è il viaggio più significativo che avete fatto? 

#ragazzouomoenemo#giftedby#damianodarioghiglino#narrativalgbt#viaggi#ricerca#scopertadisè#libripervivere#librilgbt#libridiviaggio#classicigang#lettrice#bookaddict#bookphoto#kindle#ebooks#bookmania#bookstagramitalia
"Suchende sono quasi tutti i personaggi di Hesse: "Suchende sono quasi tutti i personaggi di Hesse: gente inquieta e bisognosa di certezza, gente che cerca l'Assoluto, ossia una verità su cui fondarsi nell'universo delle relatività della vita e del mondo, e tale assoluto trovano - se lo trovano, in se stessi" dice Massimo Mila nella prefazione a Siddharta.
Lasciandomi ispirare da questa prefazione, ho scelto l'etimologia da raccontarvi per #gdlgrandtour ... nelle parole. 

Suchende è l'uso sostantivato del participio presente del verbo tedesco 'suchen', che significa cercare, pertanto si può tradurre come "colui che cerca". 

Il verbo deriva dalla radice indoeuropea *SEH-G- che significa proprio "cercare". Non a caso dalla stessa radice deriva la parola inglese 'seek' che ha lo stesso significato (ma non il verbo 'search' che viene dalla radice *SKER). 

In italiano da questa radice abbiamo 'sagace', dal latino 'sagax', che letteralmente vuol dire "colui che ha buon fiuto". La persona sagace quindi cerca, ed è in grado di trovare, una soluzione rapida e acuta ad un problema, intuisce prima degli altri e trae le dovute conclusioni. 

L'aspetto dell'intuire prima, che in un certo senso eleva la persona sagace sopra gli altri, mi affascina molto. In latino infatti dalla stessa radice indoeuropea abbiamo 'sagus' che significa "profetico".
E proprio la profezia ci permette di squarciare il velo che ci separa dall'Assoluto.

Spero che questo excursus etimologico vi abbia affascinato così come ha affascinato me, altrimenti spero almeno di non avervi annoiato 😅

#etimologia#suchende#sagace#siddharta#hesse#ilsegretodelleparole#parole#libri#libripervivere#amoleggere#leggeretisalva#ioleggoperchè#classicigang#bookphotography#bibliophile#booklover#bookstagram#buddha#yoga#ricerca#cercare#india
"È un fatto universalmente noto che uno scapolo p "È un fatto universalmente noto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio debba prendere moglie"

È questo incipit ad essere universalmente noto e io ve lo propongo oggi, in occasione di San Valentino, non tanto per il significato in sè, ma per la storia d'amore tra Lizzy e Mr. Darcy.

Non sono una persona molto romantica, per questo è difficile che io shippi le coppie dei libri che leggo, ma per Lizzy e Mr.Darcy ho fatto un'eccezione. Ciò che ho apprezzato è che non è stato un amore a prima vista, ma un sentimento che si è evoluto, anche passando da un estremo all'altro, e che entrambi i personaggi abbiano avuto modo di ammettere di essersi sbagliati.

#quotd siete delle persone romantiche?
Se avete letto il libro, avete avuto una cotta per Mr. Darcy?

#orgoglioepregiudizio#janeausten#sanvalentino#amore#incipitfantasticiedovetrovarli#classici#classicigang#libridaleggere#libripervivere#bibliophile#avidreader#lettrice#bookpic#loveisnotnormal#colvin#fiori#flowers
"La morte di Ivan Il'ic" è un libriccino di poche "La morte di Ivan Il'ic" è un libriccino di poche pagine (anche se sarebbe meglio dire di poche ore, dato che l'ho ascoltato in audiolibro) che mi fa fatto innamorare della capacità di Tolstoj di tratteggiare i personaggi. 

Ivan Il'ic è un uomo che sa come vivere: basta fare il proprio dovere e mantenere sempre un certo decoro. Grazie a questa sua morale riesce a fare carriera e a diventare Giudice. Quando però inizia a sentire un dolore al fianco e scopre di essere malato, il mondo di rigore e finzione in cui è vissuto crolla improvvisamente. 

Attraverso i pensieri paranoici di Ivan Il'ic scopriamo l'umanità del protagonista, umanità che aveva quasi sempre celato in nome del decoro. Una umanità che comprende anche la mortalità, come si accorge pensando al famoso sillogismo Caio è un uomo. L'uomo è mortale. Caio è mortale. Anche lui infatti è Caio. 

Il flusso di coscienza di Ivan Il'ic è stato talmente convincente che ho iniziato a provare le stesse emozioni di Ivan: anche io infatti da qualche giorno avevo un dolore al fianco e sentire l'angoscia del personaggio, ha fatto angosciare anche me.
Voi direte: "Massì, è un libro, non riguarda mica te", però il problema è che questo è ci o che pensava anche il protagonista, che si accorgeva che non era vero. 

Nel complesso una lettura che mi ha colpito e che consiglio a tutti coloro che hanno paura di approcciarsi a Tolstoj, anche in formato audiolibro. Anche perché, volete mettere sentire i nomi russi pronunciati e non dover fare fatica a capire come si leggono? 🤣

Grazie a Alex @lettura.nostalgica che ha proposto questo libro per #lettureaBibliopolis (anche se mi ha fatto sballare la tbr 😆) 

#quotd voi siete team "audiolibri sì" o "audiolibri no"? 🎧 

#lamortediivanilic#tolstoj#classici#shortbook#letteraturarussa#libriccini#leggere#booklover#bookaddict#libripervivere#bookblogger#classicigang#bookpic#amoleggere#audiolibri#storytel#audiobooks
"Il mondo non voleva credere che la guerra fosse i "Il mondo non voleva credere che la guerra fosse imminente e per tale incoscienza la Polonia avrebbe pagato un prezzo altissimo accelerando la sua disfatta" 

Fede e passione sono i sentimenti che abitano i personaggi di "Brest", romanzo storico di @antoronca. In questa città polacca, che oggi è in Bielorussia, gli abitanti si trovano a difendersi da soli dall'invasione dei nazisti, quando il mondo ignorava di trovarsi all'inizio di un'altra Guerra Mondiale e il governo centrale indugiava in attesa dei Russi.
Lo fanno perché amano la loro terra e perché credono nella libertà e vogliono vivere in un paese libero. 
Questo forte sentire è il filo che percorre tutta la vita di Janusz, giovane militare, e Vida, la sua amata, una ragazza forte, combattiva e con idee filobolsceviche. 

Quando l'Armata Rossa entra a Brest, i due innamorati sono costretti a separarsi: i Russi infatti imprigionano moltissimi civili e militari e li deportano nei gulag.
Solo quando Stalin è in estrema difficoltà a causa degli attacchi di Germania e Giappone, decide di liberare i polacchi e creare il secondo Corpo d'Armata, ma Janusz non potrà tornare nella sua amata terra, andando prima in Persia e poi in Egitto, combattendo nella battaglia di El Alamein e in Italia, liberando le Marche dal Fascismo. 

Proprio qui, ma negli anni 2000, si apre il romanzo, che è strutturato su più piani temporali, che ci permettono di ricostruire la storia di Vida e Janusz, e quindi quella della Polonia intera. 

Da questo libro ho imparato molto, infatti non ero a conoscenza del fatto che i polacchi hanno contributo alla liberazione dell'Italia perché dopo gli accordi di Yalta, con la quale questo stato veniva dato alla Russia, la storia della Polonia è stata infangata. 
In più, la storia di Janusz e Vida mi ha coinvolto molto e in alcuni punti la passione dei due innamorati mi ha commosso. 

#quotd vi piacciono i romanzi storici? 

 #giftedby @infinitoedizioni
#brest#infinitoedizioni#antonellaroncarolo#secondaguerramondiale#storia#libri#leggere#ioleggoperche#libripervivere#bookblogger#bibliophile#booklover#amoleggere#bookpassion#bookphotogtaphy#instabook
"Non è disinvolta. Che maleducazione. Allora cos' "Non è disinvolta. Che maleducazione.
Allora cos'è?
È una scelta, di essere liberi. Persino alla nostra età." 

🌌 Le nostre anime di notte - Kent Haruf 🌌
Quanta dolcezza questo libro!
Addie è una anziana signora di che un giorno decide di chiedere al suo vicino di casa, Luis, se vuole venire a passare la notte da lei, per farsi compagnia. Nonostante la strana e inaspettata proposta, Luis accetta e i due imparano a conoscersi attraverso delle chiacchierate notturne. 

Dolcezza per come i due anziani sviluppano la loro relazione e per come Luis si prende a cuore il nipotino di Addie, ma anche per come entrambi imparano a vivere quella relazione senza sentirsi a disagio, infischiandosene dei giudizi della gente di un piccolo paesino quale Holt. 

In questo periodo di pandemia mi ha fatto bene leggere di questo libro perché ho potuto vivere esperienze assolutamente normali, come un picnic o un'uscita a teatro, che vorrei tanto vivere nella realtà. 

Sullo sfondo dell'idillio dei due anziani, i problemi della società americana, ben rappresentata dai figli dei due protagonisti. 

Il finale è malinconico, anche se io temevo che finisse peggio, infatti in ogni caso anche all'ultimo l'impressione è stata di una grande dolcezza. 

Ringrazio le mie amiche del #gdllettricianonime per aver proposto questo titolo che mi incuriosiva, ma che allo stesso tempo non volevo mai iniziare perché la letteratura americana (tolto Steinbeck) non mi ha mai convinto al 100%. 

#quotd Avete letto questo libro?
Che rapporto avete con la letteratura americana? 

#lenostreanimedinotte#kentharuf#letteraturaamericana#libri#libribelli#libriveloci#libridolci#libripoetici#leggeresempre#libripervivere#bibliophile#bookaddict#readersofig#bookpic#bookishfeatures#books#booksadvise#booksreview

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