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    Letture fosche di stagione

    libripervivere / 03/12/2025 / 0 Comments

    Recap delle letture autunnali Ciao Lettrici e Lettori del blog! Quest’autunno ho fatto molte letture dalle tinte fosche perfettamente a tema con la stagione… pensate che sono riuscita a leggere un horror! Vi…

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  • Recensioni

    Recensione “Di spalle a questo mondo”

    libripervivere / 25/07/2025 / 0 Comments

    C’è eroismo nella fragilità umana Buonasera! Oggi voglio portarvi la recensione di “Di spalle a questo mondo” libro che mi ha tenuto compagnia per buona parte del mese di luglio. Questo romanzo ha…

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  • Recensioni

    Recensione “Rebecca, la prima moglie”

    libripervivere / 30/06/2025 / 0 Comments

    Buonasera a tutti! Oggi voglio parlarvi di una lettura che ho particolarmente amato, per questo mettetevi comodi e godetevi la mia personale recensione di Rebecca, la prima moglie. Titolo: Rebecca, la prima moglie…

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  • Varie

    Il mio Salone del Libro 2025

    libripervivere / 03/06/2025 / 0 Comments

    Parole e legami per nulla leggeri a Torino Buonasera a tutti! A distanza di qualche settimana voglio raccontarvi il mio Salone del Libro 2025. Quest’anno a differenza degli altri anni ho deciso di…

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  • Varie

    Libri per la festa della mamma

    libripervivere / 11/05/2025 / 0 Comments

    Buona festa della mamma a tutte le mamme lettrici del blog! In occasione di questa giornata ho pensato di consigliarvi 6 libri per esplorare il tema della maternità a 360 gradi. La figlia…

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  • Recensioni

    Recensione “Lolly Willowes”

    libripervivere / 09/05/2025 / 0 Comments

    Benritrovati Lettrici e Lettori del blog! Oggi voglio parlarvi del miglior libro dell’anno fino a questo momento, ossia una splendida lettura femminista. Godetevi quindi la mia recensione di “Lolly Willowes” di Sylvia Townsend…

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Babuska
CHI SONO?
Eva, 28 anni, amo leggere da quando ho imparato a farlo e dal 2009 condivido questa passione sul web. Sono anche innamorata delle etimologie e mi piace andare a teatro, quindi nel mio blog parlo anche di questo. Buona permanenza!

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"L'angelo del focolare" di Emma Dante mette in sce "L'angelo del focolare" di Emma Dante mette in scena la quotidianità della violenza domestica, una quotidianità che ha quasi il sapore del rito. 

In una famiglia, formata da Marito, Moglie, Suocera e Figlio, la Moglie è vessata da tutti, anche dalla Suocera, e pulisce una casa abitata da persone incivili, lava, stira e cucina per gli uomini, incapaci di fare da soli qualunque cosa e senza obiettivi nella vita, mentre Marito si occupa di insegnare a Figlio, giovane adulto, ad essere maschio. 

Tristemente nulla di nuovo, potremmo dire.
La "novità" è che quando la Moglie viene uccisa, è costretta a rialzarsi e a riprendere la sua vita, rivivendo eternamente quella situazione famigliare dalla quale non è riuscita a fuggire.
La scena, essenziale, ma evocativa, contribuisce a definire l'eternità di questo focolare domestico. 

Di questo spettacolo ho amato la fisicità presente in tutte le scene, una cifra stilistica di Emma Dante e che mi aspettavo da quando ho visto, una decina d'anni fa, "Bestie di scena", sempre al Piccolo.
Ció che invece mi ha sorpreso è invece che con tematiche così pesanti si potesse ridere. Ci sono diverse scene ironiche o grottesche che hanno strappato risate in sala, come quella della Suocera e delle caramelle nascoste nella scatola del cucito. 

"L'angelo del focolare" entra dritto nella lista di spettacoli dei quali serberò nel tempo immagini potenti, in questo caso quella finale dove l'angelo balla sotto le luci stroboscopiche sulle note di "Alla Fiera dell'Est" di Branduardi. 

👉 Quali libri, film, canzoni o spettacoli consigliate per la #giornatasullaviolenzacontroledonne ? 

#langelodelfocolare#emmadante#piccoloteatro#giornataperleliminazionedellaviolenzacontroledonne
Ho sempre apprezzato Sciascia per il piglio critic Ho sempre apprezzato Sciascia per il piglio critico e implacabile che manifesta nei suoi romanzi e l'ho ritrovato anche in questo breve testo non-fiction, "La strega e il capitano", dove racconta la storia di una povera donna, Caterina Medici condannata al rogo per stregoneria.

Il libro si apre con un estratto dei Promessi Sposi, dove Manzoni critica il medico Lodovico Settala, uno degli artefici del triste destino di Caterina in quanto, non trovando cure e spiegazioni mediche all'improvviso male del Senatore Melzi, afferma che è vittima di un maleficio. L'unica che può averglielo fatto è la nuova domestica Caterina, accusata dello stesso crimine anche da un vecchio padrone.

Sciascia ricostruisce la verità storica dietro il personaggio di Caterina, vittima di una giustizia che ha veramente poco di giusto, piegata da interessi politici e clericali. In questa ricostruzione, non mancano commenti pungenti dello scrittore siciliano che evidenzia come alcune cose anche ai giorni nostri non sono cambiate.

La "strega di Milano" altro non è che una "povera infelice sventurata" (come la definisce Manzoni), un'emarginata che, dopo essersi affidata alla religione cattolica per i suoi mali, disperata, non ottenendo segni di risposta, si affida anche al diavolo.

👉 Voi leggete non-fiction? Vi piacciono i libri su personaggi storici?

#lastregaeilcapitano#sciascia#inchiesta#stregoneria#stregadimilanolibriadelphilettriceavidreaderioleggoperchebookstagramlettoridiinstagramlibrimania
#etimologiamo 🐝 Ape Una delle più belle letture di #etimologiamo 🐝 Ape
Una delle più belle letture di quest'anno, "La storia delle api", ha resuscitato il mio amore per questo insetto, dunque non potevo non approfondirne l'etimologia!

Partiamo col dire che esiste un dibattito su questa etimologia: la parola italiana deriva dal latino "apem", ma qual è la radice?

🔵 La prima ipotesi è quella di un'elisione applicata alla parila dell'antico tedesco IM-BI, IM-PI ossia "zanzara" a sua volta da una radice che significa "bere". Questa radice compare anche nel greco εμπισ (empis) e nel sanscrito madhu-pa da madhu = miele. Rispetto alla radice, la presenza della vocale è un aumento inorganico.

🟡 Altri invece ritengono che l'origine della parola stia nella radice sanscrito AP che vuol dire "congiungere, assembrare" che allude quindi alla vita comunitaria dell'alveare.

🟠 Un'altra possibilità è che la nostra ape sia abbia radici egiziane e che sia giunta fino a noi tramite l'etrusco. Nell'antico egiziano infatti abbiamo bjj ossia 'ape', 'miele'.

Personalmentre trovo quest'ultima ipotesi molto affascinante perchè non è così comune per la lingua italiana e l'idea che sia arrivata a noi tramite un popolo particolare come quello etrusco contribuisce al fascino 😍

👉 Vi è piaciuta questa etimologia? Che rapporto avete con questo importantissimo insetto? 🐝

#ape#etimologia#linguaitaliana#litnerd#ilsegretodelleparole#nerd#booklover
Estate in una grande metropoli. Caldo soffocante, Estate in una grande metropoli. Caldo soffocante, poca motivazione a lavorare e continuo fuggire fuori città nei week-end.
È questa l'atmsofera che fa da sfondo a "La balera da due soldi" di George Simenon, in cui il commissario Maigret rimane a Parigi alle prese con un caso complicato da cui ricava poca soddisfazione. Per questo si lascia incuriosire dalle parole di un condannato a morte circa un fatto avvenuto anni prima e che ha a che fare con la balera da due soldi.
Il commissario non conosce il posto, ma per un fortuito caso riesce a trovarlo e inizia a frequentarlo. Si immerge così nei week-end della piccola-media borghesia parigina, fatti di feste in costume, partite a carte e giri in barca e sembra quasi impossibile che in questa quotidianità possa esserci un assassino. 

Simenon è bravissimo a descrivere le atmosfere e a lasciartele appiccicate addosso, ma in questo romanzo le atmosfere contribuiscono almeno per il 50% alla buona riuscita del libro. Le descrizioni delle rive della Senna, della balera e i silenzi tra Maigret, che osserva, e gli altri personaggi creano una grande tensione narrativa che permane anche dopo che in quei luoghi viene ucciso un uomo della comitiva a cui si era unito il commissario. 

Le avventure di Maigret mi trasmettono sempre tristezza: i colpevoli sono sempre dei "miserabili", per i quali si prova compassione, la stessa che anima il commissario.
Eppure questo l'ho trovato più triste del solito perchè l'assassino a cui faceva riferimento il condannato a morte è una persona che nella sua vita quotidiana fatica a ritagliarsi uno "spazio tutto per se" e che prova quasi sollievo quando il suo vecchio crimine viene a galla. 

Una inchiesta fatta non tanto di prove materiali, ma di osservazione e indagine psicologica che ho molto amato.

👉 Vi piace il personaggio di Maigret? Leggereste mai un giallo fatto più di atmosfere e analisi psicologica?

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Ambientato all’interno di un enorme negozio di arr Ambientato all’interno di un enorme negozio di arredamento chiamato Orsk — una parodia estremizzata dell’IKEA — "Horrorstör" di Grady Hendrix racconta la storia di Amy, una giovane impiegata disillusa che lavora nel punto vendita di Cleveland, Ohio. Le giornate scorrono monotone tra turni infiniti, clienti difficili e sorrisi finti, ma tutto cambia quando all'apertura i dipendenti trovano il negozio vandalizzato e io suo capo, Basil, le chiede di fare un turno notturno per scoprire cosa sta succedendo.

Quella che inizia come una banale indagine aziendale si trasforma presto in un incubo claustrofobico: tra corridoi infiniti e arredi orrorifici, Amy scopre che il negozio è costruito sopra un antico penitenziario, e le anime dei prigionieri cercano vendetta.

È il primo horror che riesco a portare a termine e i motivi sono essenzialmente 2:
- assenza di jumpscare e altri espedienti banali per suscitare paura
- dietro a una storia di fantasmi si nasconde una satira feroce del capitalismo, della cultura aziendale e del mondo del lavoro in generale. 

Il romanzo si presenta come un catalogo IKEA, completo di illustrazioni di mobili “in vendita” che diventano progressivamente più macabri man mano che la storia procede, esattamente come la narrazione, che inizialmente strappa quasi una risata per le dinamiche aziendali e che via via sempre più agghiacciante.

Consiglio questo libro a chi ama l’horror con una vena sociale e a chi ha sempre trovato la perfezione nei negozi di arredamento un po' terrificante.

👉 Quale è stata la vostra lettura di Halloween?
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Che vita sfortunata, ma anche molto picaresca ha a Che vita sfortunata, ma anche molto picaresca ha avuto Caterina Medici da Broni, protagonista di "Io sono la strega" di Marina Marazzi.

Caterina, originaria del pavese, è figlia di un maestro che le insegna a leggere e che però muore suicida. Dopo essere stata violentata dal signorotto locale e aver dato alla luce un figlio che darà via, si sposa con un reduce della battaglia di Lepanto. Quando giunge nella casa del marito, scopre però di essere stata imbrogliata: l'uomo l'ha sposata con l'intento di farla prostituire. Iniziano così le peregrinazioni di Caterina, che gira tra Piemonte e Lombardia cercando un posto dove vivere come fantesca, ma la sorte la costringe sempre a spostarsi fino a giungere a Milano.

Un aspetto che mi ha stupito è la densità di avvenimenti nella vita di Caterina: quando leggevo ero convinta che si trattasse di una parte romanzata e, quando ho scoperto che non era così, ho pensato che l'autrice avrebbe potuto dare meno spazio ad alcuni avvenimenti in favore di altri. Invece, leggendo le note ho saputo che gli spostamenti inseriti sono solo alcuni di quelli che ha affrontato la sventurata Caterina.

Se da un lato il romanzo segue in maniera fedele la storia di Caterina, dall'altro introduce un personaggio fittizio decisamente affascinante, Salem, il boia.
Grazie a lui Marazza racconta la storia di questa professione, vissuta come una vocazione alla giustizia.
Tuttavia nel finale del romanzo c'è un "colpo di fiction" che ho ritenuto eccessivo e squilibrato in confronto al rispetto della storicità di Caterina Medici.

Ho apprezzato questo romanzo per le pagine di storia che mi ha aperto davanti agli occhi, considerando anche che è ambientato in luoghi che conosco bene e per l'empatia che suscita una figura come quella di Caterina, che è piena di risorse, ma non sa come vivere e si affida sia ai Santi che al Diavolo.

Questa è stata la lettura di Halloween del club del libro della biblioteca e la consiglio a tutti coloro che vogliono fare una lettura a tema, ma non amano i romanzi paurosi 🎃

👉 Quale genere di letture vi piace fare ad Halloween?

#iosonolastrega#marinamarazza#halloween#letturedihalloween#romanzistorici#strega#libri#milano
Esperimento interessante quello che ha fatto Grady Esperimento interessante quello che ha fatto Grady Hendrix con "Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe" che porta una figura del folklore come il vampiro nella contemporaneità.
Il vampiro ha tutte le caratteristiche a cui ci hanno abituato i libri che per primi hanno parlato di queste creature e vederli calati nel contesto degli anni '80 mi è piaciuto. 

Nel romanzo vediamo scontrarsi un gruppo di casalinghe, capeggiate da Patricia, con misteriose morti di bambini, dietro alle quali sembra esserci il nuovo vicino James. James però è popolare tra i mariti delle casalinghe ed è difficile accusarlo di essere dietro a fatti così atroci, soprattutto quando Patricia inizia a sospettare che il vicino sia in realtà un vampiro. 

Ciò che più ho amato del romanzo è la descrizione della condizione della donna, sempre in ruolo subalterno rispetto ad un uomo, perfino quando si tratta di uno sconosciuto. 

Tuttavia leggere "Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe" non è stata un'esperienza piacevole per me: non ho apprezzato come sono stati inseriti gli aspetti horror e in più i personaggi, soprattutto quelli maschili, sono delle macchiette costruite apposta  per suscitare repulsione e indignazione per la loro stupidità e io non amo quando i personaggi vengono costruiti in maniera così pretestuosa. 

Peccato, nonostante fosse un libro fuori dalla mia comfort zone l'incipit aveva un tono ironico e pungente molto promettente, che però non è stato mantenuto nel corso nella narrazione. Sicuramente leggerò altro di suo, in particolare "Horrorstör", che si trova nella mia TBR da un po'.

👉 Qual è l'ultima lettura che non avete amato? 

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"Annie John" mi ha catapultato ai Caraibi, precisa "Annie John" mi ha catapultato ai Caraibi, precisamente ad Antigua, dove ho visto evolversi il rapporto tra la protagonista, che dà il nome al libro, e sua madre.

Da piccola Annie vive un rapporto quasi simbiontico con la madre, che è una sorta di divinità del suo piccolo mondo, ma tutto cambia quando diventa adolescente. La madre inizia a risultarle fastidiosa e odiosa e questo la confonde, avendola sempre amata incondizionatamente.
Trovo che Jamaica Kincaid riesca a descrivere in maniera estremamente realistica i sentimenti che si agitano in Annie, divisa tra l'amore passato, l'odio recente e il desiderio di emanciparsi dalla figura materna.

L'amore materno non è l'unico che cambia con l'evolversi di Annie, amicizie e amori che sembravano indissolubili mutano, lasciando Annie stupita di aver provato certi sentimenti un tempo.
Ho particolarmente apprezzato come viene trattata la depressione, che Annie descrive come "una pallina nera tutta piena di ragnatele" e mi ha stupito (ma ho apprezzato) il racconto delle prime mestruazioni perchè è un elemento che non ricordo di aver mai trovato nei romanzi di formazione, ma lo trovo azzeccatissimo.

Simpatica nota finale: mentre leggevo molte descrizioni di luoghi e cibi mi hanno riportato alla mente il mio viaggio a Barbados e proprio alla fine Annie si imbarca per Barbados per poi andare in Inghilterra.

Ringrazio @la_sarda_scrittrice che con il suo #arcipelagoletterario mi ha fatto scoprire questa scrittrice, di cui ho amato lo stile.

👉 Avete mai letto un libro ambientato ai Caraibi? Se sì, quale?

#AnnieJohn#JamaicaKincaid#libridaleggere#crescitapersonale#letteratura#colonialismo#maternità#adolescenza#identità#letturecaraibiche#bookworm#bookaholic#libripervivere#bookstagramitalia
Un anno record per gli spettacoli teatrali per una Un anno record per gli spettacoli teatrali per una #lettriceateatro come me 😮

Nella stagione teatrale che si è conclusa ho visto ben 6 spettacoli, ma non ho avuto occasione di parlarvi di tutti, quindi lo faccio ora!

💣 Gorla fermata Gorla: i milanesi sicuramente troveranno queste parole familiari - l'annuncio della fermata della metropolitana, eppure proprio il quartiere Gorla è stato teatro di un drammatico avvenimento durante la Seconda Guerra Mondiale: alcuni aerei americani che non raggiungono l'obiettivo militare decidono di liberarsi di alcune bombe sopra la città, colpendo una scuola elementare. Un racconto molto toccante per una pagina di storia molto faticosa da accettare.

🐢 Darwin, Nevada: è il quinto monologo di Paolini che vedo a teatro e rispetto agli altri, l'ho trovato inconcludente. Paolini ci racconta la storia del furto dei taccuini di Darwin che fanno il giro del mondo passando perfino da Venezia che si intreccia con quello di due ragazze che a bordo di un camper ritornano dal Burning Man. Evocativa la scenografia, ma il monologo non arriva mai a un dunque.

🦸‍♂️ Zorro: nessun supereroe ci può salvare è il messaggio che emerge da questo spettacolo, il mio preferito tra tutti quelli che ho visto. In un'atmosfera rock si stagliano riflessioni su povertà, giustizia e ruoli sociali in attesa di uno Zorro che mai arriva.

🎻 Sarabanda: un'opera di Ingmar Bergman e la regia di Roberto D'Andò erano delle ottime premesse per me, ma vedere sul palco questa storia non mi ha trasmesso molto di più che se l'avessi visto in TV. Una donna torna a far visita all'ex marito, che vive non lontano dai figli. L'incontro crea nuove tensioni e fa riemergere quelle passate.
Nonostante la bravura degli attori, a distanza di 8 mesi non mi è rimasto molto di questo spettacolo, se non qualche immagine.

👨‍⚖️ Il caso Kaufmann: un ottimo Franco Branciaroli interpreta Leo Kaufmann, ebreo, condannato a morte per il reato di inquinamento razziale per presunti rapporti con la sua ospite, la giovane Irene, figlia di un amico. 

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