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Recensione “Devianza restorative justice mediazione penale minorile”

Quando il rapporto con la comunità di spezza

Buongiorno cari lettori di Libri per vivere! Oggi vi parlo della recensione del saggio “Devianza, restorative justice, mediazione penale minorile” di Cristina Maggioni, letto grazie al gentile regalo dell’autrice 😀

In questa recensione mi concentrerò sulle riflessioni che questo saggio mi ha suscitato, quindi forse non si può parlare di recensione in senso stretto, ma, non avendo un background giuridico, direi che è meglio così.

Titolo: Devianza, restorative justice, mediazione penale minorile

Autore: Cristina Maggioni

Lingua originale: italiano

Casa editrice: self-publishing

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 180

Recensione

La prima cosa che mi ha colpito di questo saggio sono i numeri sui minori in carcere, con i relativi dettagli per età, per genere e provenienza. Erano numeri che non conoscevo, e che quindi mi hanno interessato, ma mi hanno fatto anche riflettere perché finora per me il fenomeno della devianza minorile è stato un tema vago e non quantificato e, pensando che compiere qualunque atto che ha dei risvolti penali sia umanamente orribile, in primis per colui che lo compie, ho sempre pensato che i minori che si trovassero in questa situazione fossero veramente pochissimi.

Proprio per questo mi ha fatto piacere venire a conoscenza della mediazione penale minorile e della restorative justice, che ha come obiettivo:

Superare la logica del castigo, muovendo da una lettura relazionale del fenomeno criminoso, inteso primariamente come un conflitto che provoca la rottura di aspettative sociali simbolicamente condivise.

(Ceretti, Giustizia riparativa e mediazione penale. Esperienze pratiche a confronto, in Scaparro, Il coraggio di mediare, 2011, 307)

Trovo questo concetto estremamente affascinante perché si focalizza sul rapporto con l’altro, dove l’altro è sia la vittima sia l’intera società. Mi piace perché senza l’altro siamo poca cosa, abbiamo bisogno dell’altro per conoscerci e anche in questo caso la relazione con l’altro aiuta a prendere consapevolezza della sofferenza causata all’altro e della propria responsabilità, una consapevolezza che però non è passiva e fine a se stessa in quanto serve a mettere in atto azioni per riparare al danno causato.

Mi preme sottolineare che non si tratta solo di “belle parole”, perché l’autrice riporta dati e testimonianze di minori che hanno trovato molto positivo questo approccio. Certo, alcuni potrebbero pensare che la mediazione penale minorile è un alibi che allontana il focus sull’atto criminale, ma la risposta a questa domanda è sì solo per chi vede la giustizia e la pena come la punizione per qualcosa di grave che è stato commesso e non per il suo fine educativo, fine che è ancora più importante quando si parla di minori che si stanno formando.

Le ultimissime parole del saggio mi hanno fatto riflettere: la mediazione sarà sempre più necessaria in un modo caratterizzato da crescente conflittualità. Sono una persona che fa sempre da mediatrice, ma ultimamente sono in contesti in cui in effetti mi accorgo che c’è un crescere delle tensioni, le persone perdono subito le staffe e traggono conclusioni affrettate.

Questo saggio è molto chiaro e adatto a chi, come me, non ha fatto studi giuridici né ha mai letto altro sul tema. Per chi già è esperto del tema, consiglio proprio questo saggio perché raccoglie dati e interviste somministrate effettuate dall’autrice a magistrati e mediatori penali. Aggiungo anche che per me è stato interessante leggere cosa pensano dei temi trattati persone che lavorano sul campo e che si interfacciano ogni giorno con fenomeni di devianza.

Voto: 🌻🌻🌻🌻

Citazione: Viene valorizzato l’aspetto relazionale del conflitto nascente dal reato con l’obiettivo di affrontarlo in modo costruttivo, attraverso l’utilizzo di strumenti che consentano al reo e alla vittima di gestire direttamente la controversia.

Cosa pensate dei temi della recensione “Devianza, restorative justice, mediazione penale minorile”? Aspetto nei commenti le vostre opinioni 😉

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