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Recensione “Roverandom – Le avventure di un cane alato” di Tolkien

Una favola sopra il cielo e sotto il mare

Questa sera vi propongo la recensione di “Roverandom – Le avventure di un cane alato” di Tolkien, che ha come protagonista un cagnolino che si muove in un mondo reale, ma fantastico.

Titolo: Roverandom – Le avventure di un cane alato

Autore: J. R. R. Tolkien

Lingua originale: inglese

Casa editrice: BUR (attualmente Bompiani)

Anno di pubblicazione: 1998 (originale: 1925)

Pagine: 176

Recensione

Leggendo Roverandom – Le avventure di un cane alato per #suipassiditolkiengdl dei Tolkieniani Italiani è impossibile non pensare a Pinocchio, un libro che amo.

Rover è infatti un cagnolino maleducato che un giorno morde il mago Artaserse, il quale, per punirlo, lo trasforma in un cane di pezza. Rover viene poi acquistato dalla mamma di un bambino, Two, che inizia subito ad amare il suo peluche, ma sfortunatamente lo perde durante una passeggiata sulla spiaggia. Con grande fortuna di Rover però qui incontra un altro mago, Psamathos, disposto ad aiutarlo, che lo convince ad intraprendere un viaggio sino alla luna e successivamente uno negli abissi. Questi due viaggi – l’uno sopra il cielo, l’altro sotto il mare – sono speculari: in entrambi il protagonista trova un amico e si mette nei guai con una creatura pericolosa.

Il parallelismo con Pinocchio è evidente. Se nel romanzo di Collodi abbiamo un burattino che intraprenderà un viaggio di formazione per diventare bambino, qui abbiamo un cagnolino che, per tornare al suo aspetto originario, dovrà fare un viaggio analogo. In questi viaggi anche Rover dovrà farsi trasportare da un “pesce” (in realtà una balena, che so bene non essere un pesce).

In più, come Pinocchio all’inizio non ama il suo babbo, ma poi cambia, così Rover inizialmente odia il bimbo a cui è stato dato in regalo, ma poi desidera solo tornare, da cagnolino vero, da lui.

Pinocchio non è l’unica opera letteraria che si può ritrovare tra le pagine di questo romanzo: numerosi sono i riferimenti alla mitologia, alle fiabe popolari e all’epica, basti pensare che il viaggio sulla luna ricorda quello di Astolfo, mentre il mago Psamathos è Psemmead delle storie di E. Nesbit. A me il fatto che i giocattoli nel negozio prendano vita di notte ha ricordato il libro del 1954 di Gianni Rodari La freccia azzurra (anche perchè pure in questa storia abbiamo un cane di pezza che diventa un vero cagnolino), tuttavia in realtà entrambi gli autori probabilmente attingono a Il soldatino di latta di H. C. Andersen (1838) e a La Bambola di Cera di E.H Knatchbull-Hugessen (1869).

Questo libro non rientra nel legendarium tolkieniano, ma si possono apprezzare diversi riferimenti ad esso, come le foglie azzurre che non cadono mai, che ricordano quelle d’oro di Lorien, o l’isola degli Elfi che Roverandom scorge durante il suo viaggio. In più, l’uomo della luna è anche il protagonista di una delle poesie de Le avventure di Tom Bombadil. Non solo riferimenti diretti però: la descrizione del mago Artaserse ricorda tantissimo quella che viene fatta di Gandalf nello Hobbit, ma anche quella dello stesso Tom Bombadil.

Mentre leggevo, ho trovato le avventure di Rover (che per un motivo che non vi svelo assumerà il nome di Roverandom) interessanti, ma in generale non sono stata coinvolta molto e questo mi è dispiaciuto, tuttavia credo che i bambini le potranno apprezzare più di me. Come tipo di avventure, mi hanno ricordato quelle di Lettere da Babbo Natale, inventate sempre da Tolkien per i suoi figli.

In quest’opera però ho ritrovato la straordinaria capacità di Tolkien di immaginarsi e descrivere luoghi, alcuni dei quali li disegnava anche (e la mia edizione contiene proprio questi disegni, davvero belli!), che brillano per vividezza e credibilità.

Voto: 🌻🌻🌻🌱

Citazione: “Si avverano mai i sogni?” domandò “Alcuni dei miei sì – rispose il vecchio – Alcuni, ma non tutti; e di rado subito, o proprio allo stesso modo in cui li abbiamo sognati.

Vi è piaciuta la mia recensione di “Roverandom – Le avventure di un cane alato” di Tolkien? Lo conoscevate già?

firma libri per vivere

2 Comments

  • Arwen Elfa

    Questo è un bel classico di Tolkien. Purtroppo è uno di quei libri che mi mancano, Ma pare sia carinissimo e vorrei poterlo legggere anche io
    Un saluto e buon fine settimana,ma soprattutto migliore continuazione del mese di maggio e sereno mese di giugno in arrivo a breve

    • libripervivere

      Tolkien ha scritto tante opere e di vario genere, a me per esempio mancano molte di quelle del legendarium ^^”

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