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Blogtour: L’inferno è femmina

Ciao! Ritorno dopo un mese di silenzio con la prima recensione del 2022, quella per il Blogtour de L’inferno è femmina di Arianna, che mi ha gentilmente inviato la casa editrice Dark Abyss (che ringrazio) per il Blog Tour organizzato da Sabrina di Lunaticasbooks.

Copertina del libro del Blogtour "L'infero è femmina"

Titolo: L’inferno è femmina

Autrice: Arianna Petracin

Lingua originale: italiano

Casa editrice: Dark Abyss

Data di pubblicazione: 27 novembre 2021

Genere: fantasy

Pagine: 248

Recensione

Pronti a conoscere l’Inferno? E soprattutto, pronti a conoscere Rebecca? Se noi lettori potremmo rispondere di sì ad entrambe le domande senza troppi problemi, per Lucifero e gli altri demoni la risposta alla seconda domanda ha implicazioni che neanche si immaginano. Cresciuta tra gli umani senza conoscere la sua natura di demone, Rebecca giunge all’Inferno in occasione dei suoi 19 anni e, essendo l’unico demone femmina di sangue puro, ben presto getta scompiglio e cambia le regole del regno del perfido Lucifero col suo carattere forte, sfrontato e superbo.

Dicendo questo, forse penserete che Rebecca, o Becca, come si fa chiamare dagli amici, sia un personaggio insopportabile, ma ciò che mi ha stupito è che fin dall’inizio ho provato simpatia per un personaggio che, se lo incontrassi nella realtà, non amerei. Becca è sì irriverente, provocatrice e seducente, ma anche carismatica e sicura di sé. Come dice Aidan:

È diretta, fiera, orgogliosa, permalosa e testarda.

Una principessa nata, insopportabile e adorabile, troppo per chiunque ma è impossibile farne a meno

È interessante la caratterizzazione degli altri demoni di sangue puro: sebbene tutti siano sadici e assetati di sangue, Belian, padre di Becca, è amorevole, protettivo e premuroso, e vizia la figlia, di cui è anche estremamente orgoglioso, dato il suo potere. Lucifero, rappresentato come un temibile e freddo tiranno, riesce a ridere e a farsi prendere meno sul serio da Becca, alla quale concede molto. E poi c’è il principe Aidan, suo figlio, che ha un rapporto di odi et amo con Becca. Inizialmente è invidioso di ciò che Lucifero concede a lei e che non ha mai concesso nemmeno a lui, poi inevitabilmente si innamora di lei.

Il regno di Lucifero

I demoni non sono però le uniche creature dell’Inferno: conosciamo anche licantropi e angeli, che si alleano con i demoni per sconfiggere la minaccia delle streghe e dei ribelli. Coi licantropi non sono entrata particolarmente in sintonia e la loro presenza, sebbene importante ai fini della trama, non mi ha lasciato molto. Al contrario ho trovato molto interessanti gli angeli, e in particolare il rapporto tra Michael e Uriel: il primo comprende la tentazione del secondo, le debolezze della carne, e non lo giudica né lo punisce, bensì lo accetta e gli parla per il suo bene, nonostante sia distante da sé e da come dovrebbe essere.

Le streghe invece sono protagoniste della battaglia finale, che però non mi ha convinto molto perché ho percepito poco l’aspetto dello scontro. Anche la parte della storia di Becca mi è sembrata troppo accennata rispetto alla prima parte del libro. In più nella seconda metà del libro ho trovato Becca troppo potente e, sebbene sia motivato, mi è sembrato un personaggio eccessivo, anche se sono rimasta incantata dalla descrizione della sua trasformazione, proprio come i demoni presenti.  

Lo stile

È un dark fantasy con un sottofondo ironico, come si può intuire dal titolo: L’inferno è femmina.

L’unica femmina di puro sangue demoniaco.

La quintessenza dell’Inferno. Questa è Becca.

L’Inferno è sensuale e passionale come una femmina grazie a lei.

Infatti, è profondamente ironico che l’arrivo di una ragazza possa sconvolgere così la vita all’Inferno: i demoni sono inclini ai vizi, eppure sono tutti molto freddi, rigidi e impostati fino a quando non arriva Becca. Questo tipo di ironia mi ha ricordato quella della Lisistrata di Euripide.

È un libro molto coinvolgente, grazie allo stile scarno e diretto, che però non sacrifica delle interessanti descrizioni dei luoghi dell’Inferno, e soprattutto grazie all’alternarsi, nei vari capitoli, di tanti punti di vista: quello di Becca e di Aidan in primis, ma anche quello di tanti altri personaggi. In più, l’avere sempre il punto di vista di Becca nella scoperta del nuovo mondo e delle sue origini, rende il lettore curioso come la protagonista.

Impressioni finali

Con L’Inferno è femmina sono uscita dalla mia confort zone: mi piacciono i fantasy, ma non avevo letto nulla del sottogenere dark. Inoltre, non ho mai amato i villain per la loro malvagità, eppure in questo caso sono stata ammaliata dai demoni. Certo, forse più che fortemente cattivi sono sadici, però la loro caratterizzazione mi ha comunque conquistata.

L’unica perplessità riguarda l’ultimo capitolo, molto breve, che lascia preludere a un seguito e che, a mio modestissimo parere, poteva essere evitato, dato che il finale del precedente capitolo poteva comunque fare intendere che qualcosa ancora sarebbe potuto succedere. Certo con questo ultimo capitolo si getta molta curiosità nel lettore, mettendo sulla scena però personaggi (apparentemente) mai apparsi prima.

Consiglio questo libro a chi cerca una storia coinvolgente e scorrevole, con personaggi forti e un pizzico di ironia.

p.s. vorrei spendere anche due parole sull’impaginazione del libro, molto curata e esteticamente bella, e poi ho adorato le citazioni all’inizio di ogni capitolo!

Voto: 🌻🌻🌻🌻

Citazione: Con alcuni demoni ho stretto una specie di amicizia: non sono poi così male, se gli togli loro la sete di sangue, il sadismo e la malvagità.

Vi è piaciuto questo Blogtour de “L’inferno è femmina”? Vi piacerebbe leggerlo? Fatemelo sapere nei commenti!

firma libri per vivere

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