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Audiolibri sì o no?

Buongiorno a tutti!

Oggi vorrei condividere brevemente la mia iniziale esperienza con questo relativamente nuovo modo di fruire un libro, gli audiolibri.

Lo spunto per questo articolo mi è venuto dai commenti al mio post su Instagram su La morte di Ivan Il’ic, in cui chiedevo “audiolibri sì o no”. In più, qualche giorno fa uno scrittore mi ha raccontato l’intenzione di pubblicare un libro in audiolibro, chiedendomi del mio rapporto con questo formato.

Audiolibri sì o no?
Audiolibri: i vantaggi per me

Mi sono approcciata al primo audiolibro durante il lockdown: le biblioteche e le librerie erano chiuse, ma volevo a tutti i costi leggere Stupore e tremori di Amelie Nothomb. Ero andata su Amazon con l’intento di comprare l’ebook, quando ho visto che il libro era disponibile su Audible. Non avendolo mai provato, ho attivato la prova gratuita e ho ascoltato Laura Morante dar voce alla storia di Amelie.

Come ho fruito di questo audilibro? Ero in un periodo molto stancate per me, tra università e progetti passavo tra le 11 e le 12 ore a lavorare al pc ed ero molto stanca, per cui anche una attività rilassante come leggere un libro mi sembrava mentalmente faticosa. Per questo ho gustato con piacere la possibilità di sdraiarmi sul letto, chiudere gli occhi e lasciare che altri leggessero per me. Nonostante fossi stanca, il mio non era un problema di attenzione, perché stando sdraiata mi riposavo e nel frattempo ascoltavo una storia che mi interessava. Tra l’altro, è stata una delle migliori letture del 2020.

Per darvi un’idea del tipo di vantaggio che ha rappresentato per me l’audiolibro, userò un esempio che però non mi appartiene. Sento infatti molte persone che dicono che quando sono molto stanche amano guardare film e serie tv. Io non sono una cinefila e voglio dedicare tutti i miei ritagli di tempo ai libri, ma credo che il vantaggio sia simile.

Diverse persone mi hanno rivelato il timore di non concentrarsi avendo solo una cosa da ascoltare e niente da vedere. Forse io sento meno il problema perché non guardo molti film, ma la nostra mente crea meravigliose immagini di quello che sentiamo, per me l’unico problema è il rilassarsi, il lasciarsi andare. Una volta che si è in una situazione così confortevole, la concentrazione vien da sé, se si è interessati al libro.

Per quanto riguarda la creazione di immagini, io le ho percepite più vivide rispetto a quando leggo, forse perché tengo gli occhi chiusi e perché il lettore, quando ci sono diversi personaggi, fa voci diverse (io quando leggo non riesco ad immaginarmi le voci, infatti non sono brava a farle nemmeno quando leggo ad alta voce).

So che ci sono persone che usano gli audiolibri nei tempi morti, come quelli in cui fanno le faccende domestiche o sono sui mezzi/in viaggio, ma avendo iniziato ad usare questo formato durante la pandemia, non ho avuto questa esperienza. Per quanto riguarda cucinare o fare pulizie, in quel caso sono troppo concentrata a non fare danni, non credo riuscirei a seguire una storia, ma ci proverò.

Settimana scorsa ho scelto invece di ascoltare La morte di Ivan Il’Ic di Tolstoj, sebbene avessi il libro, perché avevo gli occhi che mi bruciavano e volevo chiuderli. E poi volete mettere la bellezza di non fare fatica a capire come si leggano i nomi russi? 🤣

Audiolibro Stupore e tremori di Amélie Nothomb su Audible.

Ricapitolando, per me i vantaggi sono:

  • ottima soluzione quando si è stanchi per leggere
  • antidoto alla noia quando ci sono tempi morti (es. viaggi, faccende domestiche…)
  • utile quando si hanno problemi vari che ci impediscono momentaneamente di leggere
  • possibilità di pagare un abbonamento e avere accesso a tanti libri (dipende dalla frequenza d’uso).
Audiolibri: gli svantaggi per me

Il primo svantaggio di cui vi parlo è uno dei motivi per cui uso poco questo formato: il non poter scegliere la velocità a cui leggere e il fatto che quindi ascoltare un libro mi porti via più tempo che leggerlo. Io ho poco tempo da dedicare allo svago e ai libri, quindi per me il tempo totale da dedicare alla lettura è importante.

Se quindi ci metto tanto ad ascoltare un libro, le volte in cui scelgo questa modalità sono poche e questo non rende conveniente spendere soldi per abbonamenti ad Audible o Storytel.

Un problema che sul momento non avevo avuto quando avevo ascoltato Stupore e tremori, ma che si è presentato con La morte di Ivan Il’ic è il non poter sottolineare le parti che mi piacciono. Certo, si possono mettere i segnalibri con tanto di note sul perché li metti, ma poi se vuoi recuperare la citazione in un secondo momento, dovresti far partire di nuovo l’audio, stopparlo più volte se lo vuoi trascrivere, e non è comodo.

Un problema che è stato sollevato da @narrazioni.da.divano su Ig, ma che io per ora non ho sperimentato, è il non poter avere fin da prima di leggere, una chiara idea su quanto leggere in un determinato periodo di tempo

Considerazioni finali

L’intento di questo articolo non è dire se gli audiolibri siano meglio dei libri normali, quindi non farò una conta dei sì e dei no. Per me, quando si verificano le condizioni che ho citato tra i vantaggi, gli audiolibri sono davvero la miglior soluzione e, se non li avete mai usati, spero di avervi dato una panoramica interessante sulle possibilità di questo formato.

Concludo quindi dicendovi alcune cose che ho riferito anche al mio amico scrittore, che, come vi dicevo, voleva avere una mia opinione in merito.

In primis, per quanto riguarda i libri di narrativa, per me è meglio ascoltare libri brevi e narrati in prima persona, perchè rendono meglio in questo formato. Tuttavia, leggendo il libro di Tolstoj, ho comunque apprezzato come è stata resa la pluralità dei personaggi.

Forse i libri non di narrativa, anche se lunghi, si prestano meglio ad essere ascoltati perché i singoli capitoli possono ricordare i podcast.

🌻🌻🌻

Spero che l’articolo vi sia piaciuto! Lasciatemi un commento, magari raccontandomi la vostra esperienza o le vostre perplessità 🙂

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